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Immagine del redattoreMimì

Solaro: l'abito, la storia, il mito.

Nonostante il suo effetto cangiante, che potrebbe farlo sembrare più incline allo sfarzo che all'eleganza, le origini militari e la fama degli uomini che lo hanno indossato negli anni, hanno dato al tessuto solaro una reputazione di assoluta compostezza.

L’abito solaro è stato indossato in tutto il mondo, diventando la divisa ufficiale estiva di eleganti gentiluomini come Gianni Agnelli, Luca Cordero di Montezemolo, Lapo Elkann, Fabio Attanasio e Matteo Marzotto. Vediamo insieme questo mito della moda maschile, oggi indossato quasi esclusivamente in versione abito e impariamo come indossarlo per un look estivo ricco di fascino.

Come è fatto il tessuto

Sono pochi i tessuti così facilmente riconoscibili come il solaro. Il colore diverso dell’ordito e della trama, infatti, crea un evidente effetto cangiante che, catturando i riflessi della luce, restituisce sfumature sempre diverse. Considerata la sua apparenza estrosa, il solaro è un tessuto perfetto per le mezze stagioni ed in particolare per le calde giornate estive. Si tratta di una stoffa in lana dal peso medio, la cui l’armatura è solitamente disponibile nella versione “diagonale” (gabardine classica) e quella spigata larga o stretta. Per quanto riguarda il colore, uno fra tutti è quello iconico: sul dritto colore beige verdastro con sfumature lievemente cangianti di rosso e sul rovescio color rosso mattone.

Com’è nato il Solaro?

L’avvocato Agnelli indossava un abito Solaro monopetto. Potrei fermarmi qui. Scherzi a parte, il tessuto Solaro è stato forse il primo tessuto tecnico creato dall’uomo e venne concepito agli inizi del XX secolo, nel pieno periodo del colonialismo. Il Solaro – come suggerisce il nome stesso – è stato appositamente creato per prevenire non soltanto scottature e carcinomi dei coloni, ma anche per inibire i raggi UV, che si pensava fossero la causa di disfunzioni fisiologiche e disordini nervosi. Negli ambienti scientifici e medici britannici per gran parte del diciannovesimo secolo si è ritenuto infatti che il clima tropicale causasse alcune malattie anche attraverso la luce solare, l’umidità e il calore intenso, frutti di cambiamenti stagionali e delle fluttuazioni della temperatura.

Louis Westenra Sambon, l’inventore del Solaro, era un importante medico tropicale inglese con origini italiane. Iniziò a lavorare al Solaro dopo aver sostenuto degli esperimenti di spettroscopia e presentò ufficialmente il suo tessuto nel 1907 sul Journal of Tropical Medicine. Inizialmente sembrava la teoria sembrava funzionare e la scelta del materiale ricadde sulla lana, sulla base dell’assunzione che la lana animale, che la natura ha creato per rivestire il corpo di alcuni animali, sarebbe il materiale per vestiti più adatto a favorire la sopravvivenza anche delle persone. All’inizio del XX secolo, però, gli sviluppi della parassitologia e delle scienze sanitarie screditarono l’idea che il clima avesse un ruolo diretto nell’insorgere delle malattie tropicali, dimostrando che il tessuto in realtà non aveva alcuna efficacia nel proteggere le persone che lo indossavano, anzi: gli abiti erano così scomodi da risultare quasi dannosi per la salute delle truppe impiegate nelle colonie tropicali. Da quel momento il Solaro si affrancò definitivamente dal suo ruolo “medico” per diventare semplicemente un’icona di stile imprescindibile per la bella stagione.

Quando indossare un abito solaro

Considerate le caratteristiche cromatiche peculiari, l’abito solaro è un capo da sfoggiare esclusivamente nei mesi da maggio a settembre. La stagionalità dell’abito si riflette anche nella scelta dei tessuti utilizzati per il confezionamento: cotone e lana leggera.

Anche se riesce ad esprimere il giusto equilibrio tra informalità, sprezzatura ed eleganza, non è consigliato utilizzare l’abito solaro per occasioni formali, serate importanti, cerimonie o occasioni che richiedono un dress code impegnativo.

Come si abbina

La prima cosa da sapere sull’abito solaro da uomo è che non gli piace essere indossato spezzato. Questo tipo di tessuto, infatti, è indicato solo per la confezione di abiti interi, mono o doppiopetto, semi foderati. Il Solaro è un capo tinta unita che non vanta un’ampia scelta nel design, tuttavia, non è facile trovare la giusta combinazione quando viene il momento di abbinare camicie, cravatte e pochette da uomo. Considerata la sua natura estrosa un primo consiglio è quello di equilibrare i toni del look, prediligendo tinte e accessori discreti.

Per un outfit formale e piuttosto classico, si può optare per la versione di abito con giacca doppiopetto da portare con camicia bianca in popeline con collo italiano. Se invece si preferisce uno stile meno tradizionale, si può abbina ad un abito monopetto una semplice camicia oxford azzurra con collo francese o semi francese. Look più informale? Beh la scelta più intelligente sarebbe una camicia in tessuto denim, ma ci vuole stile. La cravatta non è obbligatoria con quest'abito. Considerata la bella stagione, potete indossare il solaro con dei mocassini, ovviamente marroni. La cintura nel caso dei pantaloni con i passanti, è da abbinare al colore delle scarpe. La cosa più bella dell'abbinamento di un solaro è il cappello. Ecco due opzioni eleganti, e mai fuori moda. Un modello versatile di paglia, robusto ma flessibile, come il Borsalino, si adatta alla perfezione alla nuca e alla forma del viso di chiunque. Un’altra istituzione è il Panama: un cappello di paglia tesa di origine ecuadoriana. Un vero e proprio must have.

Il mito

L’abito Solaro è sicuramente un capo anticonvenzionale, ma non stravagante; l’effetto cangiante infatti è accennato, quel tanto che basta per ricordare al mondo che avete abbastanza self-confidence per indossare un abito che va oltre le abitudini. L’altra nota positiva, che lo rende un vero must-have è che si adatta a tutti. Vi basterà dare un’occhiata alle gallerie di immagini online, e vedrete che un abito Solaro sembra perfetto indosso a ogni singola persona. Insomma, sembrano non esserci limiti al successo di quest'abito. L'unica nota dolente, è il prezzo. Il solaro è un abito costoso poiché il tessuto lo è, poiché deve essere fatto su misura e perché in pochi lo realizzano. E questo, per molti, è uno spreco visto che non può essere indossato in occasioni formali e perché il suo colore tipico richiede tutta una serie di abbinamenti ad hoc. Tuttavia resta il fascino di una mise culto, che richiama eleganze iconiche e sicuramente, con quest'abito, non passerete inosservati.





credits: Lanieri
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