C’è la giacca milanese che lo predilige più consistente, imbottito con una tela fatta di crine di cavallo e peli di cammello; oppure la giacca napoletana, che lo vuole leggero, con poca tela all’interno o addirittura solo con un po’ di cotone. Stiamo parlando del rever (o revers), in italiano conosciuto come bavero o risvolto, una delle caratteristiche principali delle giacche, un dettaglio capace di stravolgerne la personalità a seconda della fattura. Il termine rever (o bavero) indica il risvolto del collo della giacca che prosegue lungo il petto. Ecco qui di seguito tutto quello che vi serve sapere.
Storia del bavero
Storicamente ci si riferiva al rever semplicemente come alla parte ripiegata verso l’esterno, che consentiva di vedere il rivestimento sottostante. La parola “rever” deriva infatti dall’inglese “reverse”, che significa “contrario”. Il termine faceva inizialmente riferimento ai risvolti dei pantaloni o ai polsini quando rivestiti internamente con un materiale a contrasto rispetto a quello esterno. Iniziò poi a diventare di uso più comune e associabile con quello attuale verso la fine del 1860, quando i cappotti non erano più abbottonati, ma indossati con i risvolti aperti e rivolti all’esterno ed il bavero rappresentava una delle poche opportunità per ornare e personalizzare il proprio capo. Oggi i rever di una giacca sono un vero tratto distintivo: si può optare tra diverse tipologie di bavero che, a seconda della scelta, esalteranno uno stile e un carattere ognuno adatto alla giusta occasione.
Tipologie di baveri
Prima di illustrare le caratteristiche delle principali tipologie di rever per la giacca, introduciamo un altro elemento tipico di questo capo, il cran. Conosciuto a Napoli anche con il termine più colloquiale di “sgarzillo”, è precisamente lo spacco che separa il collo della giacca dal bavero. Vien da sé che la forma del cran dipenderà direttamente dal rever scelto, ma normalmente il cran standard (detto anche “a bocca di pesce”) ha un’ampiezza inferiore ad un angolo di 90 gradi, ed è il più comune.
Rever classico (dentellato) Il rever classico, detto anche dentellato, è il più tradizionale e di comune utilizzo nelle giacche. Il cran abbastanza ampio definisce l’impostazione dei risvolti del bavero che assumono una forma idealmente ad angolo retto che punta lateralmente, verso l’esterno del petto. Il bavero classico è adatto alla maggior parte delle occasioni. Versatile e sobrio, il rever classico è utilizzato per lo più per le giacche monopetto e per gli abiti business standard, considerato l’aspetto meno rigoroso ed impostato.
Rever a lancia (punta) Il bavero a lancia (detto in alcuni casi anche “a punta”), è tipico della giacca doppiopetto, o anche di abiti più formali come il tight o il frac. Diversamente dal rever classico, il rever a lancia è caratterizzato da un cran quasi inesistente e da una forma le cui punte tendono verso l’alto, andando a enfatizzare l’ampiezza delle spalle e del petto. Il bavero a punta è più formale e rigoroso. Come è facile intuire quello a punta è il bavero più formale, ma può anche essere usato su un blazer per dare un tocco di stile dandy.
Rever a scialle L’ultima tipologia è quella più esclusiva. Dall’aspetto inconfondibile, il rever a scialle è caratterizzato da una forma arrotondata e dall’assenza del cran. In sostanza, il bavero in questo caso non è altro che un risvolto che parte dal collo e termina al di sotto del petto. Il risvolto e il colletto sono quindi costituiti da un unico elemento. Il rever sciallato è prerogativa dello smoking. Anche se è il modello dal look più armonico e semplice, viene utilizzato quasi solamente per gli smoking e per alcune giacche da camera.
Dimensioni
Per quanto riguarda larghezza e lunghezza dei revers, esistono diversi stili e scuole di pensiero. La sartoria tradizionale napoletana ha sempre optato per un rever più generoso e quindi dal petto più largo, mentre le scuole sartoriali nordiche sono più inclini a confezionare baveri contenuti. Di norma, le dimensioni del rever dovrebbero essere direttamente proporzionali alla statura e alla corporatura, a così da ricreare proporzioni armoniche e slanciare al meglio la figura a capo indossato. Riguardo allo stile vero e proprio, i baveri più ridotti hanno sicuramente un piglio più casual rispetto a quelli dalle misure più generose, per cui su un doppiopetto vedo meglio un bavero largo, ad esempio.
credits: Lanieri
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