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Riva: la dolce vita in motoscafo

Aggiornamento: 18 set 2020

Nel novembre del 1962, dalla guizzante creatività di un visionario ingegnere, Carlo Riva, nasce il mito: il suo nome è Aquarama. Un motoscafo che ha segnato un’epoca, che ha disegnato, con le sue forme sinuose e sensuali, i confini di quella che è passata alla storia come la dolce vita e che è stato amato dalle stelle più importanti del periodo, da Sophia Loren a Brigitte Bardot, da Liz Taylor a Sean Connery.

Del resto è merito suo una delle eccellenze dell’industria nostrana, i cantieri Riva. 174 anni di storia parlano da sé. Una storia che inizia ancor prima della nascita dell’Italia, per poi divenirne un simbolo iconico. La Riva rappresenta l’eccellenza nautica nostrana, con i propri yacht in grado di segnare il passo dell’evoluzione dell’artigianato e del design del nostro Paese, diventati mito a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta. Gli anni della dolce vita e del sogno italiano. Culla di questa realtà è Sarnico, che sulle rive del lago d’Iseo vide sorgere (nel 1842) il primo cantiere della Riva, tutt’oggi centro della produzione di yacht di lusso che hanno fatto innamorare personalità del jet-set internazionale quali Elton John, Brigitte Bardot o Anita Ekberg, famiglie reali come i Ranieri di Monaco, personaggi di culto della storia del design italiano del calibro di Tonino Lamborghini. 

I motoscafi Riva sono imbarcazioni dal fascino senza età, storia, ma anche e soprattutto una realtà che continua a far sognare. L’icona, il simbolo, la nascita del mito. È il 1962 quando l’Aquarama viene presentato al terzo Salone Internazionale della Nautica a Milano e diventa immediatamente il sogno di tutti gli appassionati. Il prezzo di vendita era di 10 milioni ed 800 mila lire. Naturalmente un sogno irrealizzabile per molti.

«Disegnato con amore, nato forte e puro come un cavallo di razza. Indimenticabile! Il mio signore del mare». Così ne parlava Carlo Riva negli anni ’50, quando l’Ariston si innestò nel mito dell’alta velocità e delle auto da corsa che contraddistingueva gli anni della rinascita industriale post-bellica italiana. Anita Ekberg se ne innamorò e ne volle uno personalizzato con tappezzeria zebrata.

Nei primi anni ’70, vede la luce il Saint-Tropez, prodotto fino al 1992. Rappresenta un punto di svolta storico nella produzione Riva poiché fu uno dei primi motoscafi in vetroresina. La semplicità delle linee, slanciate verso l’orizzonte, offre all’osservatore la sensazione della velocità solamente con lo sguardo.

Oltre il lusso, oltre tutto ciò che la Riva ha fino ad oggi realizzato. 122′ Mythos Uno degli ultimi arrivati della famiglia Riva, un modello unico prodotto interamente customizzato. Non fa parte della gamma classica di produzione, ma è costruito solamente su richiesta come avvenuto con il primo modello realizzato nel 2013 e poi consegnato all’Armatore. Interamente in lega leggera d’alluminio, è l’evoluzione massima del Domino: 37 metri di imbarcazione letteralmente da sogno. Si candida a divenire l’icona nautica del lusso made in Italy.


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