Le scarpe eleganti da uomo per eccellenza sono senza dubbio quelle stringate in pelle.
Ma non sono tutte uguali, e si distinguono in due grandi famiglie per via dell'allacciatura: da un lato ci sono le Oxford e dall'altro le Derby. Vediamo quindi di fare un po' di chiarezza così da aiutarvi a capire quali scegliere. Partiamo però con un concetto di base: dovreste possedere almeno un paio di entrambi i modelli, perché non sono equivalenti.
Scarpe Oxford: l'eleganza formale per eccellenza
La scarpa Oxford è da sempre considerata in non plus ultra in termini di eleganza e formalità. È in assoluto la scarpa da uomo più formale che ci sia, dunque è quella da scegliere nel caso di cerimonie, di serate ufficiali e di occasioni particolarmente formali.
E' l'unica che si può indossare ad esempio con uno smoking, o con altri abiti da cerimonia come il tight o il frac. Allo stesso modo, una Oxford nera è la scelta principale da abbinare a un abito grigio scuro o blu scuro per serate formali. In cosa si differenziano? Semplicemente, l'allacciatura della Oxford è "chiusa", nel senso che l'allacciatura è interrotta da una cucitura: rimuovendo i lacci, si vede una sorta di "V", che quando è allacciata in teoria dovrebbe scomparire. Se, una volta allacciata, i due lembi dell'allacciatura non arrivassero a toccarsi, significa che la scarpa è troppo stretta sul collo del piede. Nonostante sia la scarpa elegante per eccellenza, la più raffinata e formale, la scarpa Oxford è molto meno diffusa della Derby. 9 volte su 10, anche alle cerimonie o in occasioni formali, vedrete solo uomini che indossano le Derby. Perché è la più diffusa, anche in termini di vendite, e molto spesso è meno costosa. Inoltre è più "agile" da indossare e da abbinare, quindi si declina in molte più occasioni. Probabilmente per questa ragione molti uomini preferiscono le Derby: perché possono riutilizzarle anche in contesti più informali. Quindi magari le comprano per una cerimonia, e poi le usano normalmente per andare in ufficio in un giorno qualunque.
Scarpa Derby: la scarpa stringata da uomo più diffusa
In cosa si distingue dalla Oxford? Dal semplice fatto che ha un'allacciatura aperta. Ovvero, rimuovendo i lacci i due lembi dell'allacciatura di aprono ai lati come due "ali", e la linguetta della scarpa potrà essere sollevata fino a ripiegarsi sulla punta della scarpa. Questa è l'unica caratteristica che distingue una Derby. L'allacciatura. Forma, colore, materiale, eventuali cuciture o decorazioni (brogue)… non contano. Sempre elegante, tuttavia la Derby è sicuramente più informale, e si adatta meglio a contesti meno "ingessati": per dare un tocco raffinato a un outfit informale, una scarpa Derby è la scelta migliore. Ad esempio con un paio di jeans, una camicia e un maglioncino di lana, oppure anche con un completo, magari chiaro, o a quadri, e non troppo formale.
E comunque, in ogni caso, dipende tutto dal singolo modello. Non tutte le Oxford sono formali. E non tutte le Derby sono "eleganti". Ci sono in giro scarpe stringate di pessimo gusto per via della forma o della scarsa qualità dei materiali. Senza contare che molto dipende dalle decorazioni e dal colore. Nel caso delle Oxford, finora, io parlavo sempre e solo di scarpe stringate nere, in pelle liscia.Tutti i modelli scamosciati, decorati, punzonati, bicolore… sono sempre meno formali dell'equivalente liscio nero. Questo vale anche per le scarpe marroni in pelle liscia: sono sempre informali. Sempre. E ampiamente meno formali rispetto a quelle nere, tant'è che le scarpe marroni dovreste sempre evitarle i contesti particolarmente "ufficiali".
credits: Eleganza Maschile - Guida alle scarpe da uomo
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