Ogni tanto ho l’impressione che molti uomini utilizzino la cravatta in maniera casuale, libera, caotica. Come se fosse un vezzo. Come se fosse un accessorio con cui esprimere il proprio estro creativo. Ora, posto che trovo giusto esprimere la propria personalità in ogni singola cosa che si indossi, a maggior ragione negli accessori, è anche vero che per quanto riguarda la scelta della cravatta delle regole esistono. Eccone alcune basilari che dovreste considerare:

Per le cravatte a fantasia, più è grande il motivo, meno la cravatta è formale.
La larghezza della cravatta dovrebbe aggirarsi sui 7-8 cm. Ci sono vari modelli e varie larghezze, che richiederebbero un approfondimento specifico.
Meglio evitare i colori sgargianti. In ogni caso, la scelta del colore della cravatta dipende dal colore del completo - nonché dall’occasione.
Nella scelta tinta unita vs. fantasia, occorre far molta attenzione alla fantasia della camicia - se presente, e a quella del completo - se presente.
La cravatta, di base, dovrebbe essere più scura della camicia.
Per quanto riguarda i tessuti, la cravatta in seta va bene in qualsiasi occasione e in qualsiasi stagione. Ma per tutti gli altri tessuti vigono delle regole specifiche che occorre conoscere alla perfezione prima di sperimentare.

In altri articoli ho parlato di cravatte, di come annodarle e di come abbinarle. Tuttavia vorrei ribadire che, per quanto io sia un forte sostenitore dell’espressione personale, la cravatta non è un accessorio libero (come invece può essere considerata ad esempio la pochette - nella maggior parte dei casi). Il tema è ampio, e questi sono solo degli appunti su cui riflettere, magari farò un articolo su come sceglierle.
credits: Marinella - Eleganza Maschile
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