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Immagine del redattoreMimì

L’eleganza passa dalla Camicia

Aggiornamento: 14 mag 2020

L’eleganza si concentra nella camicia (Oscar Wilde)

Anche se si vede solo il colletto, i polsini e una piccola porzione del petto; la camicia resta il cuore di una mise maschile, segno imprescindibile del vestire civile.

Allora come sceglierla? Bianca o azzurra, a tinta unita o a fantasia, con colletto alla francese o button down? Tante possibilità, tante alternative, ma anche tante possibilità di commettere errori. In questo articolo vedremo insieme cinque tipologie di camicie che a mio modesto parere non dovrebbero mai mancare nel guardaroba di uomo.

 
La Camicia bianca

La prima camicia irrinunciabile, è quella bianca. Si può dire che è quella per eccellenza, riservata alle occasioni più importanti. Possiamo indossarla infatti ad un matrimonio, per un incontro galante, per andare a teatro, ma anche, se il contesto lavorativo lo consente, per occasioni formali di lavoro. Dovrà essere ovviamente in puro cotone (doppio ritorto) e con un colletto che a seconda dei gusti e delle circostanze potrà essere all’italiana o alla francese; ma attenzione: mai button down. Questa infatti è una tipologia riservata ad occasioni più sportive per le quali, a mio avviso, una camicia bianca non è destinata. I polsini possono essere semplici, quindi con i bottoni in madreperla, oppure, se amiamo distinguerci, con i polsini alla francese, ossia con i gemelli.

 
La Camicia Azzurra

E’ la più versatile, adatta alle occasioni diurne in contesti lavorativi o semi formali, un altro grande classico, direi un caposaldo che non può mancare, è appunto la camicia azzurra. Con colletti rigidi all’italiana o alla francese è un gradino meno formale della bianca, ma con un button down diventa decisamente più informale e adatta ad occasioni più disimpegnate, in particolar modo adatta se indossiamo uno spezzato.



 
La Camicia a Righe

E’ una menzione all’eleganza classica, l’unica fantasia accettabile in contesti semi formali. Questa tipologia di camicia ha il pregio di conferire spigliatezza, dinamismo e una piccola ma gradevole nota di colore. Tipicamente realizzata in cotone popeline, quelle più diffuse son quelle con righe azzurre su sfondo bianco, ma altrettanto degne di nota sono le varianti a righe rosse, rosa o viola; Insomma ce n’è per tutti i gusti. Tenete presente però che quanto più sono larghe le righe, meno formale sarà la camicia.

 
La Camicia Sportiva

Per contesti esclusivamente sportivi come la campagna e le attività all’aria aperta, un classico dell’eleganza maschile sono le camicie a quadretti. In questo caso, non solo sono accettabili tessuti più resistenti e robusti come il cotone Oxford o la flanella, ma direi che sono decisamente consigliabili; e sì, in questo caso sì, il colletto button down è praticamente un must. Le tonalità di quadretti da preferire su sfondo bianco, sono quelle che appunto richiamano la natura come il marrone o il verde e il giallo; ma attenzione a scegliere tinte tenui perché queste camicie danno il meglio se abbinate a giacche sportive in tweed, in velluto a coste o alla maremmana; quindi è bene optare per colori vividi così da creare un piacevole contrasto.

 
La Camicia Denim

Giovanile, disimpegnata e sbarazzina, è tra le mie preferite nel tempo libero, soprattutto in estate. È prevalentemente diurna e si può indossare con e senza cravatta. Sia con uno spezzato che in un completo, ad esempio in lino chiaro o coloniale. Anche qui attenzione: la camicia denim non è quella comunemente definita “di Jeans”, il taglio resta quello della classica, è il tessuto che cambia. Generalmente è un cotone jaquard, così come il lavaggio che ne conferisce un colore particolare che può essere più scuro o più chiaro a seconda del numero di lavaggi a cui è stato sottoposto. Vi sarà chiaro che anche in questo caso l'abbinamento è per contrasto: denim chiaro sotto giacca scura e viceversa.

 

Infine, lo sapete, non sono così categorico come Luigi Settembrini (Scrittore Napoletano) secondo cui l’Uomo Elegante non considera che le camicie su misura, ma dobbiamo ammettere che il su misura è sempre la scelta da preferire anche quando parliamo di camicie. Anzi direi, soprattutto quando parliamo di camicie; perché non c’è nulla di più inelegante di una che ci veste male. Troppo larga, troppo stretta (il caso peggiore è quando l’abbottonatura si apre), maniche troppo lunghe che coprono tutto il polso o troppo corte da essere coperta dalla giacca. Senza pensare poi al colletto, che può diventare una vera e propria tortura se è stretto quando è abbottonato sotto la cravatta. E poi, lasciatemelo dire, la camicia deve essere comoda; deve poterci dare libertà di movimento, in ogni gesto e in ogni parte del busto (qui entra in gioco anche lunghezza stessa della camicia), non può e non deve essere una costrizione. Una camicia scelta male risulterà scomoda e ci porterà solo ad odiarla e a preferire ad essa altri capi a discapito, come detto, dell’eleganza.


Per questo ahimé se la nostra corporatura non incontra le proporzione previste per il Prêt-à-Porter, dovremmo ricorrere al su misura (gli anglosassoni lo chiamano Be-Spoke) o in alternativa, più economica, a degli aggiusti (il famoso MTM: Meet-To-Measure, spesso confuso con il sartoriale o su misura). Sulle camicie, questo è tutto quello che c’è da sapere? Beh no. Ricordate il mio articolo sul costo dell’eleganza? Nell’esempio fatto sulle camicie ho fatto qualche accenno alla qualità e alla manodopera; ebbene, se vi va fatemelo sapere, e possiamo tornarci su in qualche altro articolo di approfondimento, per ora vi lascio con un unico appunto:

Non rinunciate mai al piacere di una splendida camicia fresca; ne gioverà il vostro spirito, oltre che l’aspetto.


credits: Douglas Mortimer - Persechini - Achille Mannara
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