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Immagine del redattoreMimì

Anelli da uomo

A questo mondo ci sono due categorie di uomini: quelli che indossano solo la fede nuziale perché pensano che gli anelli sono un gioiello riservato alle donne e quelli che al mattino si chiedono quale anello indossare e in quale dito. Ebbene io appartengo alla prima categoria, ma se proprio volete saperne di più, vi dico un po' di cose sugli anelli da uomo.

Gli anelli da uomo aggiungono un pesante tocco di stile all'immagine, mandano un messaggio su di noi al modo esterno. Esprimono qualcosa di chi li indossa. Tanto che per millenni gli uomini più potenti sfoggiavano gioielli proprio per esprimere il loro status sociale, la loro ricchezza o l'appartenenza a qualche associazione o società (più o meno esclusiva, più o meno segreta). Questo è inevitabile anche oggi: Ogni anello esprime un messaggio. Una fede nuziale ad esempio esprime il messaggio che siamo legati ad una persona in maniera seria e impegnativa. Oppure un altro anello con un effige comunica al mondo che abbiamo frequentato una particolare università, o associazione. Perché sì, alcune persone sfoggiano gli anelli come riconoscimento fra gli adepti. O ancora, un anello molto elaborato e con una grossa pietra comunica al mondo la nostra ricchezza, mentre il disegno stesso dell'anello può esprimere la nostra personalità. 

Per l'uomo, indossare un anello è come fare un'affermazione, è come comunicare un preciso messaggio al mondo esterno.

Dunque, come per ogni altro accessorio, in ambito di eleganza, la parola chiave è sobrietà. E lasciate che ve lo dica, proprio per i motivi di cui sopra, io non ne vedo alcuna, nell'indossare uno o più anelli oltre (o al posto de) la fede nuziale per chi è sposato.

Pare che esistano diversi altri significati degli anelli e sulla scelta delle dita in cui indossarli. Non si tratta di regole ferree ma appunto, di semplici simbolismi e significati dei vari modelli e dell'indossare un anello in un dito specifico. Per quanto mi riguarda, e per evitare di fare brutte figure, l'unica regola circa la mano, è quella sugli anelli di fidanzamento e sulle fedi nuziali, che solitamente sono indossate sulla mano sinistra. Per il resto, anche in questo caso esistono eccezioni culturali e nel mondo la fede nuziale non sempre è indossata nell'anulare sinistro. Per il resto, sembra che ad ogni dito corrisponda un significato e ad esso si adatti un certo tipo di anello. Lascio a voi questa affascinante ricerca.

Per quanto riguarda i materiali invece, va fatto un chiarimento: la differenza c'è fra un anello in oro e uno in argento è il prezzo. E' inutile che ci nascondiamo dietro al dito. (questa è brutta lo ammetto...) Al di là dello stile, molto più semplicemente forse le tasche di chi vuole indossarli non si possono permettere un anello d'oro, ecco perché in questo caso optano per un anello di argento, o - peggio mi sento - di acciaio. Ma al di là del prezzo c'è anche un'altra questione da considerare: l'età. Gli anelli d'oro si addicono soprattutto agli uomini maturi. Infine, l'oro richiede semplicità ed esclusività. Di norma, oro e argento insieme non stanno benissimo. Di certo un anello d'oro non sta benissimo su una mano dove si indossano anche altri 3 bracciali.

Se scegliete un anello d'oro non dovreste indossare altri anelli nella stessa mano, e anche i bracciali dovrebbero essere limitati. 

Il concetto alla base è sempre lo stesso: cercate di limitare il numero di accessori che indossate quotidianamente. Se già avete orologio, braccialetto, fede, gemelli, ferma cravatte e aggiungete anche altri anelli e bracciali; state dando quelli'immagine di ostentazione da cui - in questo blog - e con questi appunti- stiamo prendendo le distanze in favore di uno stile più raffinato e ricercato; quello che ha reso l'Italian Gentleman un'emblema da raggiungere e imitare in tutto il mondo. Poi del resto, come dico nella pagina iniziale di questo sito:

L'eleganza è una scelta, fate la vostra.

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